Palazzo Municipale

Ultima modifica 13 gennaio 2021
Nome Descrizione
Indirizzo Piazza G. Negri

Il Palazzo del Comune venne ideato nel 1902 dal giovane Guglielmo Castelli, assessore comunale e futuro sindaco. Il nuovo emergente ha 27 anni e vuole seguire le orme famigliari di costruttori edili.
Il capostipite Francesco, suo nonno, con il papà Pietro, costruirono le vecchie scuole nel 1885. Guglielmo aveva 10 anni e voleva già imparare il mestiere di costruttore. A 27 anni entra nel consiglio comunale e nel 1902 viene nominato assessore. Voleva edificare un nuovo palazzo affacciato alla piazza centrale, ma la sua piccola impresa non aveva i requisiti e gli strumenti adatti all’opera ed allora si rivolse ad un’impresa più grande di Locate Triulzi: la ditta Romanoni. Così, con nulla osta del 6 aprile 1907 l’architetto Pestalozzi consegna il progetto ed iniziano i lavori.
L’anno successivo Guglielmo Castelli viene nominato Sindaco e nel 1910 l’edificio è ultimato.
Questa struttura venne pensata per ospitare al primo piano gli impiegati comunali ed al piano terra l’ambulatorio e la farmacia che fino ad allora non esisteva ed all’occorrenza bisognava recarsi a Vidigulfo, con tutti i disagi conseguenti per la popolazione.
Fu così che il dr. Rinotti, farmacista di Locate Triulzi, al mattino giungeva alla stazione di Villamaggiore per svolgere il suo servizio fino al 1916, anno in cui si trasferisce definitivamente a Siziano e la farmacia acquisisce una configurazione più stabile.
Nel frattempo, a fianco della farmacia, due locali ospitarono le scuole e nel 1918 venne istituita la IV seguita dalla V elementare nel 1926.
Alla fine degli anni ’30 parte dell’amministrazione era ancora nel vecchio palazzo (ora Acero-Croce Rossa))che ospitava le prime tre classi elementari e gi uffici comunali, senza acqua potabile e con i servizi igienici fuori dal palazzo.
Il comm. Castelli non si perde d’animo e ad aiutarlo si aggiunge, nel 1931, il nuovo segretario comunale, il sig. Tavella, giunto dalla Calabria con la famiglia ed il mobilio: alla stazione lo aspettava un carro agricolo mandato dal Sig. Riboni, fittavolo grande amico del comm. Castelli. Il Sig. Tavella viene alloggiato all’ultimo piano, dove oggi c’è l’ufficio protocollo; fisicamente esile ma di carattere energico piacque subito alla gente che vide in lui un valido aiuto per il paese che era commissariato da anni.
Così il comm. Castelli decide di riorganizzare i due edifici: trasformò la vecchia sede municipale in scuola con cinque classi elementari, servizi igienici ed un ufficio per la direttrice didattica, sig.na Erminia Ventura; vi erano anche due bidelli: il Sig. Angelo Soldati e sua moglie Luigina.
La nuova sede ospitava invece gli uffici comunali, la sala consigliare, il laboratorio medico ristrutturato e la farmacia che si era allargata negli spazi prima occupati dalle classi 4^ e 5^ elementare. La facciata del palazzo viene dotata di illuminazione e la piazza assume un aspetto cittadino.
L’inaugurazione avviene nel 1936.
Una breve nota storica: nell’aprile del 1945, durante la ritirata, i tedeschi mitragliano la facciata Ovest ferendo lievemente il figlio del segretario Comunale.
Nel 1953 la nuova amministrazione propone un allargamento del palazzo ampliando l’ala di settentrione sopra la sala consiliare, creando così nuovi spazi, dove oggi insiste l’ufficio tecnico. Bisognerà aspettare ancora 31 anni per vedere tutti gli uffici unificati sotto un unico tetto e questa operazione si conclude grazie agli sforzi dell’amministrazione Pasi nel 1985, anno in cui si inaugura il nuovo palazzo municipale