Gnignano

Ultima modifica 13 gennaio 2021

Antica località già esistente prima del VIII secolo.

I primi abitanti di questo sito, si insediarono attorno al Lambro. Più tardi si formarono altri nuclei: sulla sponda a Est, sotto Locate Triulzi e Quarpiano (oggi Carpiano) ed a Ovest nelle terre di Septezano. I primi proprietari furono i frati di S.Ambrogio di Milano.

Con l’ingrandirsi della comunità, nelle vicinanze di quella che oggi è considerata la casa padronale, fu edificata una chiesa dedicata ai santi Nazaro e Celso, ed un cimitero ad essa attiguo. Nel XV secolo il possesso passa ai monaci cistercensi di Chiaravalle; si ha menzione di una visita pastorale del Cardinale Carlo Borromeo nel 1573.

Nel 1757 il governo Austro Ungarico fece Gnignano capoluogo di Comune e Siziano risultò esserne una frazione. Nel 1806 il cimitero andò in disuso e da allora le sepolture vengono effettuate nel cimitero di Siziano con grande disagio della popolazione che doveva portare il caro estinto per quattro chilometri, spesso a spalle.
Dopo l’unità d’Italia, nel 1863 fu Siziano a divenire Comune e Gnignano diventò una sua frazione.

Nel XIX secolo la proprietà viene ceduta a privati: la famiglia Pavesi che annovera tra i suoi discendenti Gerolamo Pavesi, sindaco di Siziano dal 1867 al 1875. Suo figlio Emilio fu assessore e benefattore nella edificazione del 1908 della nuova chiesa di San Bartolomeo.
Nel 1946 la chiesa andò distrutta a causa di una grande esondazione e fu ricostruita negli anni ’50 a debita distanza dal corso d’acqua.

Nel 1990 il suo territorio consisteva di circa 3300 pertiche coltivate prevalentemente a cereali.