Cascina Soldati
Proseguendo per Pavia, un po’ all’interno, si intravede questa vecchia cascina sorta nei primi anni del ‘700. Allora il governo Austriaco incalzava i grandi proprietari terrieri con onerosi tributi e per poter far fronte a queste gabelle la famiglia Mantegazza, che deteneva le terre di Campomorto, cedette quel podere ad un nobile milanese, tale Giovanni Soldato; ecco il motivo dell’attuale nome della cascina. Una sera del 1944 vi fu una scorribanda di sbandati che fece irruzione nella casa padronale uccidendo Felice Sacchi, conduttore del terreno che fu commissario prefettizio negli anni ’30; l’indomani fu allestita la camera ardente nella sala consigliare del Comune per attribuirgli gli onori degni di tale rispettabile persona.
L’estensione del terreno è di circa 600 pertiche coltivate a cereali e fino a poco tempo fa, lungo le rive del cavo Marocco, vi si piantava l’anguriera